IL POTASSIO NEGLI ALIMENTI
In condizioni normali, data la ampia ed ubiquitaria distribuzione del potassio negli alimenti, un deficit alimentare di potassio è assai improbabile.
Le più importanti cause di deficit sono rappresentate da perdite eccessive per via gastroenterica (vomito, diarrea, uso di lassativi) od urinaria (uso di diuretici, malattie renali croniche).
Clinicamente questo comporta stanchezza muscolare, nausea, anoressia, disattenzione, sonnolenza sino ad aritmie cardiache, anche gravi.
Numerosi studi hanno mostrato che un aumento dell’apporto di potassio (2.5-3.9 g/ die) riduce la pressione arteriosa ed aumenta beneficamente la escrezione urinaria di sodio.
L’apporto medio di potassio rilevato nella popolazione italiana è di 3 g/die, provenienti nel 58 % dagli alimenti vegetali. I livelli di assunzione raccomandati per la popolazione italiana sono di 3.1 g/die ( www.sinu.it[1] revisione LARN 1996).
Le fonti alimentari più ricche e con un rapporto sodio/potassio più elevato sono rappresentate dai cibi freschi non sottoposti a trattamenti tecnologici di conservazione (frutta, verdura, carni fresche).
Alimenti ad alto contenuto di potassio ( mg/100 g )
- prezzemolo 854
- lenticchie secche 1200
- patate 420
- fichi secchi 888
- pomodori pelati 255
- prugne secche, mandorle 807
- albicocche fresche 298
- fagioli secchi 835
- pomodori freschi 242
- uva passa 796
- arance 186
- noci , nocciole 531
- cioccolato fondente 471
- cioccolato al latte 407
Alimenti ricchi in potassio e poveri in sodio (sodio espresso in mg/100 g )
- lenticchie secche 3
- mandorle , prugne secche 3-5
- funghi secchi 5
- zucca gialla 0.6
- carciofi 46
- patate , banane 0.8
- cavolfiori 24
- coniglio 40
- piselli freschi 0.9
- bue 51
- vitello 48
- albicocche fresche 0.6
- uva 2
- ciliege 1
[1] Dott Basilico Mauro Via Val Maira 14 Milano